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sempre il pascolo dei suoi più alti e più puri desideri, perchè gli era stato tolto l’amore, l’amore caro e bello, l’amore tutto giovinezza e tutto innocenza, l’amore che è sorriso, giocondità, festa celata del cuore e fulgore di luce negli occhi! Nei lunghi sogni Paolo Herz cercava di ricordare tutto, ogni scena, ogni motto, ogni intonazione del volto di Luisa, quando era giunta al convegno, quando ne era partita, cercava di fissare tutta la istoria sentimentale di questo amore: e nell’impeto solitario di un cuore ammalato della nostalgia d’amore, salivano ai suoi occhi le dolenti lacrime che nessuna mano di donna avrebbe rasciugato mai più. Poche, scarse, rare, gelide lacrime che chiunque ha amato con tenacia, con fedeltà,