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si presentano loro incontra, quanto da' primi agli ultimi il terrore vada crescendo. Ma egli non è molto malagevole descrivere queste cose; nondimeno questo finalmente è offizio di eccellentissimo Capitano della cavalleria, trovar persone che vadano ad assaltare gl'inimici prudentemente, fedelmente, prontamente ed animosamente. Perche è necessario che egli sia valente parlatore e tratti di quelle cose con le quali coloro che stanno sotto il suo comando veggano, che dall'obbedire, dallo star uniti e dall'andar tutti insieme ad assaltar gl'inimici cavino giovamento; e desiderino oltre di questo udir qualche fatto egreggio; e possano esequire pazientemente tutte le cose che intenderanno. E se alle volte con gli eserciti in ordinanza, ovvero lasciando qualche paese libero fra l'una e l'altra cavalleria sarà in arbitrio de' cavalieri di far qualche scaramuccia, dandosi la caccia l'una e l'altra parte e ritirandosi; sogliono per lo più in occasioni simiglianti moversi di quà e di là nel principio lentamente; ma nel mezzo correre a tutta briglia. Nondimeno se alcuno darà prima indizio di dover fare a questo modo e poi si abbandoni a tutto corso ed insieme insieme, combattuto un poco, si ricoveri in sicuro, egli farà di grandissimi danni agl'inimici; e come io credo, conseguirà questo sicurissimamente quando egli darà la caccia a briglia sciolta, essendo vicino a' suoi alloggiamenti; e quando egli userà la medesima velocità ritirandosi dal campo nemico. Ma chi potesse nascondere da parte quattro, o cinque soldati, e cavalli de' più bravi per ogni squadra essi andarebbero ad assaltar gl'inimici ardentissimamente nella ritirata. Nondimeno questo non si può far sempre; ma bisogna governarsi del continuo secondo l'occasione; e considerando le cose che abbiamo davanti gli occhi eleggere il meglio. Perche il distendere con la penna tutto ciò che si deve fare è cosa facile non meno che saper tutte le cose che hanno a venire. Ma fra ognaltro precetto mi par che questo sia notabilissimo; procurar l'esecuzione di tutto quello che ti rende giovamento. Perche delle cose che sono giudicate di star bene non si cava alcuna utilità nell'Agricoltura, nè nell'arte Marinaresca, nè esercitandosi magistrato, se non ci è chi provvegga che elle siano poste ad effetto. E son di opinione che col favore degl'Iddj i cittadini faranno con maggior prestezza un corpo di cavalleria sin al numero di mille, e più agevolmente anco se ve ne aggiungeranno al rollo ducento di altri paesi e li facciano cavalieri. Perche egli pare che quella aggiunta debba esser cagione che tutta la cavalleria osservi fedeltà molto meglio, e divenga similmente più bramosa di lode nella vir-