Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/91


parte prima. 69

distinte, coi colori violetto, indaco, blù, verde, giallo, arancio, rosso. Quella striscia colorata che venne prodotta dai raggi più rifrangibili, dalle onde luminose più corte, è quella che si trova più in alto, e si manifesta con color violetto, e quella striscia, che contiene quella parte della luce che è meno rifrangibiie, che deriva dalle onde più lunghe, è la striscia rossa.

Un più attento esame dello spettro fece scoprire due altri colori sulle due opposte estremità di esso; cioè al di là della striscia rossa, si scopri un rosso volgente al cremesi, ed oltre al violetto si trovò una striscia color di lavanda. Più recentemente il signor Slokes osservò al di là dello spettro, e dalla parte dei raggi più rifrangibili, un’altra striscia colorata blù, di cui non si sospettava neppur resistenza.

Colori semplici della luce. — I tìsici ammettono che ognuno dei colori, o raggi colorati dello spettro è un color semplice, dal quale è impossibile di separare nessun altro colore. Ma lo spettro solare essendo in realtà formato da una infinità di immagini circolari, che si sovrappongono in parte, per cui ogni zona, per quanto stretta si prenda, è in realtà composta di un infinito numero di queste immagini circolari, il che è causa come nello spettro risulti quella specie di fusione dei colori in virtù della quale le tinte si succedono in un modo direi quasi continuo, e senza separazione ben netta e distinta, fece a taluni sospettare essere improprio lo ammettere come color semplice ciascuno dei colori dello spettro, e ciò anche perchè alcuni di essi si possono comporre coll’unione di raggi laterali nello spettro, come per es. il verde, che si compone col blù e col giallo, il violetto col blù e col rosso, e l’arancio col giallo e col rosso.

Il fatto che i raggi verdi, violetti, aranci, passali di nuovo in un prisma, non si possono separare in altri raggi costituenti, in apparenza diversi, prova che l’ondulazione acquistata dall’etere in vibrazione non si varia con un tal processo; e poichè coll’unione due a due dei raggi luminosi blù, rosso, giallo si viene a produrre un tal movimento ondulatorio capace di dare al nostro occhio una sensazione identica a quella che producono le ondulazioni presso i raggi verdi, violetti, aranci dello spettro, ci pare sarebbe più semplice ammettere addirittura, che il moto ondulatorio sia pure identico, e che il moto ondulatorio primi