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negative su collodio. 335

3’ Inconvenienti di una imperfetta lavatura del cotone fulminante. — L’operazione di ben lavare il fulmi-cotone è mollo essenziale per la buona riuscita del collodio, imperciocchè se nel cotone fulminante rimane dell’acido, questo decompone più tardi il ioduro che si aggiunge al collodio per renderlo fotografico, e così il collodio stesso viene cambiato in rosso, e reso poco sensibile alle radiazioni luminose; e se col lavamento non si scaccia dal cotone tutto il bisolfato di potassa derivante dalla reazione tra l’acido solforico ed il salnitro, ne segue che questo bisolfato, venendo a sciogliersi nel collodio, viene anch’esso a rendere il collodio meno stabile, ed a molestare la libera azione della luce sullo strato di collodio-ioduro d’argento nel vetro sensibilizzato, ed a pregiudicare la tenacità del collodio.

4 a Modo di conoscere se il cotone fulminante è lavato a sufficienza. — Quando la carta di girasole, oppure la carta di campeggio, posta per 1 0 minuti in contatto del cotone fulminante ancora umido, non cambia di colore, si può ritenere che il cotone sia abbastanza ben lavato, perchè l’acqua che lo inumidisce non conterrà più nemmeno (V. Appendice, pag. 280) del suo peso di acido solforico; ma per maggiore precauzione gioverà lasciarlo ancora per qualche tempo immerso nell’acqua. Per riconoscere se il cotone contiene ancora del bisolfato di potassa e dell’acido solforico, si introduce nell’ultimo bagno che ha servito a lavarlo alcune goccie di cloruro di bario. La formazione di un intorbidamento lattiginoso sarà certo indizio che il cotone non è ancor lavato a sufficienza, che contiene ancora l’una o l’altra di queste due sostanze.

b’ Reazione tra l’acido solforico ed il nitrato di potassa nella preparazione del fulmi-cotone. — Nel mescolare l’acido solforico col nitrato di potassa si forma un solfato di potassa, e si pone in libertà l’acido nitrico contenuto nel salnitro. L’acido solforico trovandosi in grande eccesso nel miscuglio relativamente al sainitro, il solfato di potassa che si forma è allo stato di bisolfato, e l’acido nitrico posto in libertà rimane mescolato con molto acido solforico idratato, formando un miscuglio acido, che per brevità chiamasi acido nitro-solforico. La reazione tra l’acido solforico ed il nitrato di potassa, espressa con segni chimici, è K.0,N0 5 -’-H0,S0 3 = KO,SO ! -’-HO,NO s