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parte terza. 157

Fig. 48.

X

Quando coi due occhi si osserva un oggetto solo, un punto di esso può essere veduto distintamente in ogni istante, e questo punto è quello, a cui gli occhi, nella loro mobilità, dirigono i loro assi. Se AB sono due punti di un oggetto, gli occhi guardando A non veggono che confusamente B, e reciprocamente.

Ma l’osservatore quasi non si accorge di ciò, perchè gli occhi con estrema rapidità e precisione dirigono successivamente i loro assi sopra entrambi questi punti, e sopra i punti intermedi’!. Dallo sforzo dei muscoli per ottenere gli angoli ottici differenti LAB, LBH, ecc., giudichiamo della distanza di ciascun punto delfoggello. Direbbesi che coi due occhi noi formiamo una rapida misura trigonometrica, la distanza di essi essendo la base del triangolo, mentre la convergenza degli assi determina gli angoli richiesti; e così otteniamo una esatta idea della distanza che, ri feriti alla grandezza conosciuta degli altri oggetti circostanti, ci fa conoscere la grandezza dell’oggello che si osserva. Quando l’oggetto che si osserva coi due occhi è poco distante, i due assi ottici dovendo convergere verso l’oggetto, ne risulta che la prospettiva è notevolmente diversa per eia