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242 sui parapegmi o calendari

tando che il progressivo decrescere della luce crepuscolare renda visibile colà alcuna delle stelle più brillanti, come Regolo, Aldebarano, Arturo o la Spica. La stella comincierà a vedersi quando il Sole sarà giunto ad una determinata profondità sotto l’orizzonte. Nel giorno consecutivo essa si renderà pure visibile quando il Sole sia giunto alla stessa profondità. Ma intanto nell’intervallo il Sole, per effetto del suo moto zodiacale ha proceduto di quasi un grado verso levante lungo l’eclittica; perciò la stella, al momento di rendersi visibile, si troverà sensibilmente più bassa, che non fosse nel giorno antecedente. Continuando l’osservazione nei giorni seguenti, la stella al momento del suo apparire si troverà sempre più vicina all’orizzonte; perchè avanzandosi il Sole fra le costellazioni zodiacali verso levante, i suoi crepuscoli vengono ad invadere regioni sempre più orientali del cielo stellato. Verrà finalmente un giorno, in cui la stella al momento del suo apparire vespertino sarà tanto bassa, che tramonterà subito dopo. (Questa coincidenza dell’apparizione vespertina della stella col suo tramonto ne costituisce l’occaso vespertino, detto anche talvolta occaso eliaco, perchè si fa poco dopo quello del Sole. In quello stesso giorno avremo anche finito di vedere la stella al suo tramontare; infatti nei giorni consecutivi il Sole spingendosi coi suoi crepuscoli verso regioni del cielo sempre più orientali, all’istante in cui esso sarebbe sufficientemente basso sotto l’orizzonte per lasciar vedere la stella, questa sarà già tramontata. In altri termini, nel momento in cui la stella tocca l’orizzonte occidentale, sarà ancora giorno troppo chiaro. Perciò si dice ancora, che essa ha subito la sua occultazione vespertina.

2. Contemporaneamente a queste osservazioni si noteranno all’orizzonte orientale fenomeni corrispondenti, benchè d’altra natura. Fissiamo da quella parte per più sere consecutive il luogo di una stella al momento in cui vince la chiarezza del cielo e comincia a diventare visibile. Si troverà che il luogo dell’apparizione si fa, di sera in sera, sempre più alto sull’orizzonte; onde si conclude che in analogo momento dei giorni anteriori ha dovuto esser più bassa. E vi fu tale giorno, in cui la stella, al momento di vincere la luce crepuscolare, appunto si affacciava all’orizzonte. Onde si conclude che prima ancora di quel giorno si levava già tutta visibile, e colla sua intiera luce, a notte più o meno inoltrata. Quel giorno, in cui