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58 corso delle stelle cadenti nello spazio

tono l’origine nell’interno del medesimo sistema. La prima ipotesi è di Laplace, ed è considerata con favore da molti eminenti astronomi.... Prima dell’invenzione del telescopio l’apparizione di una cometa era cosa comparativamente rara. Il numero di quelle, che si resero visibili all’occhio nudo durante gli ultimi 360 anni, fu di 55: cioè in media di 15 per secolo. Presentemente coi telescopi se ne trovano quattro o cinque ogni anno. Siccome molte di queste sono estremamente deboli, sembra probabile, che un numero indefinito di esse, troppo piccole per essere vedute, traversino continuamente il dominio del Sole. Adottando per l’origine delle comete l’ipotesi di Laplace, noi possiamo supporre una quasi continua caduta di materia nebulare primitiva verso il centro del nostro sistema, della quale le gocce, penetrando l’atmosfera della Terra, producano le meteore sporadiche, mentre le masse maggiori formano le comete. L’influenza perturbatrice dei pianeti può avere trasformato in ellissi le orbite di molte delle prime e delle ultime. Egli è un fatto interessante, che i movimenti di varie meteore luminose (o cometoidi, come forse si potrebbe chiamarle) hanno indicato decisamente un’origine esterna ai limiti del sistema planetario.»

«Ma come spiegheremo (prosegue il prof. Kirk-