Pagina:Scherzi morali del prof. Francesco Rapisardi, Catania, Pastore, 1868.djvu/9

Ma vi par che vi sia donna sì grulla,
     Avesse pur disio d’aver marito,
     Che mai del ben vorrà a chi pensa al nulla?
     Oh! credetelo a me, che son perito:
     Acquistate virtù, scienza e denari,
     Ecco i pregi, che gli uomini fan rari.
— No, no, diranno i saggi certamente,
     Sol si cerchi virtù, scienza e non oro —
     Oh! lasciateli dir liberamente,
     Solo scienza virtù cerchino a coro
     I saggi tutti, io vo’ sul tavolino,
     Tra gli altri libri, il libro del quattrino.
Nè ciò vi scandalizzi, amici cari,
     Scandalizzar vi deve invece, al certo.
     Vedere in povertà gli uomini rari,
     E, privo d’ogni premio, il vero merlo.
     Ma più scandalizzarvi ancor potria
     Chi pel guadagno la virtude oblia.
Senza malvagità, colpa non è
     Cercar dell’oro, e averne in quantità.
     Non lo sapete voi meglio di me
     Che il danaro dà gran celebrità?
     Dunque perchè cercar non lo dovrò,
     Se per esso ogni pregio acquisterò?
Badate, veh! che la so lunga anch’io,
     E so frenare ognor le passioni.
     No, che ardito non è quel desir mio:
     Io voglio cento mila milioni......
     Di lire, ben s’intende, e non già d’altro.
     Aggiungo ciò per chi vuol far lo scaltro.
Bisogna andar con moderazione,
     Desiderar voglio solo una volta,
     Perchè lo so che questa passione
     Mai si accontenta, e nessun freno ascolta;
     Se il mio desir dovrà realizzarsi,
     Almen non ci sarà da disperarsi.