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dall’Oraziano è più castigato che quello di Giovenale, oltre una certa tutta sua propria velocità d’espressione che lo rende unico e solo tra i classici tutti quanti. Se ponderiamo finalmente il valore delle sentenze, giudico Orazio il più amabile, Giovenale il più splendido, Persio il più saggio. Confuso tra gl’infimi nelle lettere, non ligio nè ad un sol libro, nè ad un solo bello esclusivo, estimando tutti gli scritti secondo che mi commovono, nemico di tutte le parasite eleganze, e rapito di quelle uniche che mi portano qualche cosa nell’anima, con pace dell’Einsio, del Casaubono, e dello Scaligero, e di tutti i devoti d’un culto solo, io mi dono or all’uno or all’altro de’ tre Satirici, siccome il cor mi significa. Quando cerco norme di gusto, vado ad Orazio: quando ho bisogno di bile contra le umane ribalderìe, visito Giovenale: quando mi sforzo d’esser onesto, vivo con Persio; e omai provetto, qual sono, con infinito piacere mescolato di vergogna, bevo i dettati della ragione su le labbra di questo verecondo e santissimo giovanetto.

Son due le parti di questa eccellente satira v. La prima è una tenera significazione d’affetto e di gratitudine verso il suo precettore Cornuto. L’altra aggìrasi tutta su quella nota sentenza stoica, che niuno è libero, fuori che il saggio.

custos purpura. v. 30. — Ne’ romani costumi era grave delitto l’offendere di qualsivoglia maniera un fanciullo che portasse pretesta. Perciò Persio la chiama custode dell’adolescenza. Ebbe forse di mira questa bella espressione il Tasso in quei versi dell’Aminta

  ... il suo bel cinto
Che del sen virginal fu pria custode.


bullaque succinctis laribus. v. 31. — La porpora pretestale, e la bolla d’oro in forma di cuore, che i fanciulli ingenui portavano al collo per ornamento, deponevasi dagli adolescenti nell’entrare dell’anno decimo settimo, e consecravasi agli Dei famigliari, a cui Persio dà l’aggiunto di succinti, perchè rappresentavansi in abito di viaggio. E perchè in tal abito? Per indicare, cred’io, che queste domestiche e fedeli divinità stavano sempre pronte a seguire la fortuna del padrone di casa, ovunque gli piacesse di trasportarsi. Ecco finalmente Iddii discreti, e dabbene.

candidus umbo. v. 33. — La toga virile. Umbo è propriamente il centro dello scudo. Qui significa il centro delle pieghe nella toga medesima, che corrugata aveva appunto sembianza di scudo. La