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lettere di fra paolo sarpi. 335

ticolare. Da quello che V.S. mi scrive intorno le varie professioni che sono costì e le concorrenze tra loro, sono entrato in qualche confusione; perchè mi era stato scritto che tutte le sètte sub utraque, che sono Ussiti, Confessionisti e Piccardi, erano convenuti in una stessa confessione, la quale anco avevano fatto stampare e chiamata confessione Boema. La supplico chiarirmi questo punto; e se potesse aver copia dell’editto e concessione della Maestà cesarea, l’averei molto grata; siccome anche saprei volentieri, di queste tre sètte, qual porzione di tutto il numero del popolo boemo ciascuna occupa.

Intendo per via assai buona, che a’ 21 del presente sarà un convento di principi protestanti in Halla di Svevia.1 Nel rimanente, quanto alla Germania, viene nuovo che li principi congiunti per le cose di Cleves abbino passato il Reno per infestar Giuliers; e che dall’arciduca Alberto siano state licenziate qualche cornette di cavalleria, che immediate sieno passate agli stipendi di Leopoldo: però si può credere, che in questa controversia si debbi spandere più vino che sangue. Di Olanda si avvisa che si accordano quelle poche reliquie di controversie tra l’arciduca e gli Stati sopra il commercio, sino a che i Zelandesi restino costanti che non vadino navi in Anversa. Ma tra loro Stati non sarà quella concordia in pace, che fu in guerra: già cominciano a contendere sopra le contribuzioni;


  1. Di questa riunione allora tenutasi dai principi protestanti della Germania, è menzione anche nella CVIII, ed in altre Lettere del Sarpi; che al certo non dissimula la sua molta inclinazione, non già pei dogmi professati ma per le libertà, a cui sostegno allora quei principi combattevano.