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lettere di fra paolo sarpi. 315

mondo. Il nunzio ha ricevuto un ramino o bacile d’argento indorato, due secchielle d’argento, con le calzette ed un tappeto prezioso, dal procurator Priuli, e cento zecchini per uno a’ due suoi principali. Che sarà in Roma? Ha ricevuto un tal serviziale in corpo, che lo purgherà forse senza quello che il medesimo disegna.

Le dirò di nuovo, che il re d’Inghilterra ha fondato un collegio di un preposito, dodici teologi e due storici, de’ quali la cura debba essere di scrivere a difesa della religione sua; e queste persone debbono essere scelte dal re tra le più letterate del regno. Io ho veduto le copie della istruzione regia; sicchè avremo libri in gran numero.1

V.E. avrà inteso l’accidente occorso all’abate Marcantonio Cornaro, e la risoluzione del consiglio dei Dieci sopra quel caso.2 Non so se a Roma lo diranno o taceranno. L’uno e l’altro sarà arduo per loro. Certo è che il nunzio Gessi3 aveva speranza che non fosse proceduto in questo caso, fondata non sopra il clericato, ma sopra la famiglia. Pure non è successo.

Mi sovviene un altro avviso d’Inghilterra; e così confusamente scrivo, come le cose mi sovvengono. Sono molti mesi che il re ha procurato d’avere nelle mani un Cappuccino che stava na-


  1. Può vedersi, su tal proposito, anche la seguente Lettera CI.
  2. Di ciò parlasi più distesamente al principio della Lettera che segue.
  3. Berlinghieri Gessi, bolognese, vescovo di Rimini, era allora nunzio in Venezia. Nel 1625 fu fatto governatore dello stato d’Urbino, e quindi promosso alla porpora nel 1626.