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288 lettere di fra paolo sarpi.

dove comparendo quotidianamente cose nuove, vien da loro negata la grazia alle vecchie.

Ho mandato, già quattro giorni, al signor Gillot un libretto che contiene le lettere di Clemente VII e Carlo V imperatore, e desidero di sapere s’è capitato. M’è stato grato l’avere l’esemplare dell’editto sopra i duelli. E com’è possibile che il nunzio, avendo fatto tante querimonie col re, non abbia aggiunto ancora questa? Stupisco. Il permettere i duelli, come si facea già in cotesto regno, non offende le pretensioni del papa, o almeno lo fa poco; ma il dichiararsi di poter dare licenza, quest’è un affronto al papa più che papale. Dio, per sua bontà, si degni disporre che l’editto1 faccia buon effetto. Io, per me, non vidi mai proibizione che non eccitasse ovvero aumentasse l’appetito.

Che dice il padre Cottone di quest’aspetto di...? Come lo salva? come lo difende? Si può ben dire che gli aspetti delle stelle erranti poco importano, ma che le fisse fanno effetti mirabili, influendo dobble e indulgenze. Forse le cose di Giuliers faranno deporre la simulazione, e sarà la salute di cotesto regno. V.S. m’ha fatto favore scrivendomi dei preti giustiziati e carcerati, perchè di tali cose tengo registro minuto.

La nuova pervenuta delli cinedi carcerati in Roma, fu vera. Da loro sono stati nominati alcuni mercanti fiorentini che avevano denari nei banchi, i quali sono fuggiti, e la loro moneta è stata imprigionata in luogo loro. Un gentiluomo de’ Vettori, pa-


  1. Ci sembra così da correggersi la prima edizione, la quale ha: “il detto.„