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libro quarto - capitolo ii 99


condo, ma con una instantanea, per quale acquista il secondo senza perder il primo. E aver cosí Dio ordinato che, dove il corpo di Cristo sia, non vi resti la sostanza d’altra cosa, ma quella cessi di essere, non però annichilandosi, perché in vece sua succede quella di Cristo; e per tanto veramente chiamarsi transustanziazione, non perché di quella si faccia questa, come li dominicani dicono, ma perché a questa quella succede. Il modo come Cristo è in cielo e come nel sacramento non esser differenti quanto alla sustanza, ma solo per la quantitá. Esser in cielo, occupando la magnitudine del corpo suo tanto spacio quanto ella è; nel sacramento la magnitudine esservi sostanzialmente e senza occupare. Imperò ambidue li modi esser veri, reali e sostanziali, e quanto alla sustanza anco naturali; rispetto alla quantitá l’esser in cielo è naturale, l’esser nel sacramento miracoloso: differenti in questo solo, che in cielo la quantitá si trova con effetto di quantitá, e nel sacramento ha condizione di sostanza.

Ambedua le parti sposavano cosí la sentenza propria, che l’affermavano piana, chiara e intelligibile a tutti, e dall’altra parte opponevano infinitá di assurdi che seguirebbono dalla contraria. L’elettor di Colonia, che insieme con Gioanni Groppero fu assiduo alle dispute per intender questa materia, in quello che le parti una contra l’altra opponevano, dava ragione ad ambedue; in quello che ciascuno affermava, averebbe desiderato (cosí diceva) qualche probabilitá che cosí parlassero intendendo la materia, e non, come mostravano di fare, per consuetudine e abito di scola. Furono formate diverse minute, con esprimere questi misteri da ambedue le parti, e altre furono composte, preso qualche cosa da ambedue. Nessuna fu di sodisfazione, massime al noncio Verona, il quale era principale in sopraintendere a questa materia. Nella congregazione generale fu deliberato di usar manco parole che possibile fosse, e far una espressione cosí universale, che potesse servir ad ambe le parti ed esser accomodata alli sensi di tutte dua; e la cura fu data ad alcuni padri e teologi, con la sopraintendenza del noncio suddetto.