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un re sepolto vivo. 97


— Possiamo farlo; ma dovremo ricorrere alla forza, signore, e dare battaglia ai selvaggi.

— Hai un piano tu?

— Forse, — rispose Bill, dopo alcuni istanti di meditazione.

— Mettilo fuori.

— La Nuova Georgia per ora non correrà pericolo alcuno; di questo sono certo. Finchè non sarà finita la cerimonia del seppellimento, nessun selvaggio verrà ad inquietarci, perchè nessuno lascerà le feste che seguiranno l’inaugurazione del nuovo regno. Abbiamo quindi del tempo per agire, senza temere un improvviso assalto....

— Proseguite, — disse miss Anna.

— Ecco il mio piano: questa sera, dopo calato il sole, lasceremo la nave sotto la guardia di sei uomini risoluti, e andremo a sbarcare in una piccola rada a me nota. Per un sentiero che non è conosciuto dai selvaggi, attraverseremo la foresta ed andremo ad appostarci in prossimità del grande villaggio abitato dal morente re. Quando la cerimonia funebre comincerà, piomberemo addosso all’orda, rapiremo i miei compagni e fuggiremo verso la rada. Se più tardi, rimessisi dalla sorpresa che certamente farà loro la nostra improvvisa comparsa, verranno ad assalirci sulla nave, preparerò io un’insidia che li terrà per sempre lontani.

— Sta bene; noi tenteremo il colpo.

— E non vi seguirò io? — chiese Anna.

— È impossibile, figlia mia, — rispose il capitano. — So che tu sei coraggiosa ed abile nel maneggio delle armi da fuoco, ma non potresti seguirci sotto i boschi, forse con i selvaggi alle spalle. Ti darò una buona guardia però, e Asthor non lascerà avvicinare il nemico, sta’ certa.

— Farò quello che tu vorrai, padre mio. —