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Una fuga misteriosa 45

— Da sette mesi.

— Da chi li avevate comperati?

— Da un viaggiatore che li aveva presi alla foce del Tipapu, — rispose don Raffaele.

— E prima non avevano mai tentato di fuggire?

— Mai.

— E non sapete a quale tribù appartenessero?

— Non mi sono mai occupato di saperlo, Velasco, — rispose don Raffaele.

— Ciò m’inquieta.

— E perchè?

— Quel grido che abbiamo udito, la scomparsa del canotto e la fuga di quei due indiani mi pare siano cose da non lasciarsi passare inosservate.

— Cosa temete, Velasco?

— Non saprei dirvelo, ma tutti questi fatti devono avere relazione fra di loro. Io concludo col dirvi, don Raffaele, che noi siamo stati spiati e che la comparsa di Yaruri è stata notata.

— Ma chi poteva avere interesse a spiarci?

— I due fuggiaschi.

— E per quale scopo?

— Eh!... Voi sapete che gl’indiani hanno cercato di occultare agli uomini bianchi il luogo ove sorgeva quella famosa città dell’oro.