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264 Capitolo IV.


Non dovevano però tardare a raggiungere l’una e l’altro.

Ed infatti, verso le quattro del pomeriggio, quando già i due avversarii si trovavano quasi all’altezza del capo delle Sabbie, che è l’ultimo e pericolosissimo isolotto che si trova al sud della Nuova Scottland, il poudrin, spinto da vigorose raffiche che soffiavano dal settentrione, piombò sulla nave da guerra, togliendola alla vista del Re dell’Aria.

— Eccola giunta, questa famosa nebbia, — disse Orloff, abbordando il baronetto, il quale passeggiava nervosamente dinanzi alla torre di prora. — Che cosa farete ora?

— Aspettiamo, — rispose brevemente il signor di Teriosky.

— Non approfitterà quell’uccellaccio del malaugurio per eclissarsi?

— Avrebbe potuto farlo anche prima, possedendo delle macchine ben più potenti delle nostre. Se si è sempre mantenuto in vista, vuol dire che ha il suo scopo per trarci lontani dalle coste.

— E se approfittasse invece per assalirci?

— Come noi non vediamo lui, lui non potrà vedere noi, signor Orloff. Vi pare?

— Non sarà però sordo, quel signor Re dell’Aria. Le nostre macchine producono un tale fracasso da attirare l’attenzione anche d’un sordo. —

Invece di rispondere, il baronetto entrò nel block-house e telefonò agli ufficiali di macchina:

— Arrestate fino a nuovo ordine. —

Poi tornò a uscire, accese un sigaro e si mise a fumare, dicendo a Orloff, il quale lo guardava con stupore:

— Ecco fatto, comandante. Fra poco il Tunguska sarà immobile. —

L’incrociatore, spinto dal formidabile slancio impressogli dalle eliche, percorse ancora quattro o cinquecento metri, poi si arrestò, ondulando fortemente, essendo l’Atlantico un po’ mosso.

Un profondo silenzio regnò ben presto a bordo. Tutti tacevano, tenendo gli sguardi fissi in aria, come se temessero di veder comparire, fra la nebbia, la terribile macchina.

Il poudrin diventava rapidamente foltissimo. Alle prime cortine, altre ne erano seguìte, addensandosi intorno alla nave, spinte dalle raffiche che scendevano dal settentrione. Gli uomini della guardia di prora non scorgevano più quelli di poppa. Gli alberi militari pareva che fossero scomparsi.

Il baronetto continuava a passeggiare dinanzi al block-house, sem-