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i mangiatori di carne umana 65


Il chinese crollò il capo e tornò a danzare attorno ai barili, riprendendo le sue canzoni. Wan-Horn con una potente pedata lo mandò a ruzzolare verso la spiaggia.

Intanto Hans e Cornelio si erano precipitati verso gli altri per costringerli a fuggire nelle scialuppe, ma quei disgraziati non intendevano più alcuna ragione, nè riuscivano a comprendere il tremendo pericolo che li minacciava. Uno solo, che era il meno ubriaco, si era affrettato a raggiungere una delle scialuppe, ma gli altri continuavano a bere, a giocare, a picchiarsi o a dormire.

— Zio, disse Cornelio. Sono tutti ubriachi fradici e non comprendono più nulla.

— Oh!... Miserabili!... esclamò il capitano, che scuoteva rabbiosamente il mastro ed il capo dei pescatori, spingendoli verso le scialuppe. Anche questo disastro ci voleva! Presto, Wan-Horn, Hans, Cornelio, afferrate queste canaglie e portatele nelle imbarcazioni.

— Avremo il tempo necessario? Odo le urla degli australiani a breve distanza, disse il marinaio.

— Cerchiamo di salvarne più che possiamo. Presto, amici, non perdiamo i minuti che sono preziosi.

Si gettarono tutti e quattro in mezzo a quell’orda di ub-