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capitolo xv. - la spedizione polare 139


che è enorme; ma ho pensato che avrei potuto affrontare tali pericoli, da compromettere gravemente la nostra spedizione.

Questo continente è più pericoloso, più aspro, più coperto di ghiacci delle regioni del polo Artico, e le spedizioni tentate colle navi, non hanno mai dato splendidi risultati. Nessuno è riuscito a sorpassare il 78° 0 30' di latitudine, e quasi tutti gli esploratori sono stati costretti a svernare fra questi deserti di ghiaccio.

A me preme di affrettare il tentativo di raggiungere il polo e bisogna che lo compia prima che sia terminato lo sgelo, o nessuno tornerebbe vivo alla costa. Credo quindi di aver agito prudentemente sbarcando qui, senza perdere un tempo preziosissimo seguendo la Stella Polare verso il sud.

In un mese, se Dio ci aiuta, noi possiamo essere di ritorno e pronti a rimetterci in mare, anche senza attendere la Stella Polare.

— Con la scialuppa? chiesero i marinai.

— Sì, amici miei.

— Ma dunque contate di partire subito pel polo, disse Bisby.

— Fra qualche giorno. Silenzio ed ascoltatemi.

Wilkye sorseggiò la sua tazza, poi riprese:

— Vi spiegherò ora il mio piano: come voi già sapete, io tenterò di raggiungere il polo in velocipede. Tutti gli esploratori antartici hanno osservato che il continente polare è generalmente piano e che i suoi campi di ghiaccio non sono così scabrosi come quelli delle regioni artiche. Essendo posti sulla terra, non hanno spaccature, non hanno sollevamenti e forse non soffrono pressioni.

Una marcia a piedi si potrebbe fare con maggiore riuscita che nelle regioni nordiche, ma la distanza dalla costa