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xiuv di questa sua ipotesi, di presentarci una ben diversa maniera dì sciogliere il nodo; ed è, che quella, che noi possediamo non sia veramente la versione septungintavirale, ma che quella o perita sia nell'incendio della biblioteca alessandrino nelle romane guerre avvenuto, e indi da inesperto persone ne sia stata sostituita una nuova, cifè quella che abbiamo; ovvero che, senza che la versione dei 70 stata sia preda delle fiamme, sia però stata ndulterntn mnlignamente e sfigurato dai Greci alessandrini, che malevoli sempre mai furono verso gl’ lsraeliti, e conosciuti d’ altronde per gente menzognera e dolosa.

Non ci fermeremo a bilanciare quaie di queste due ipotesi sia la più probabile, nè n chi debba la greca versione, nello stato in cui l’ abbiamo, attribuirsi: ci contenteremo bensì di osservare, che sono tante Ie impronte che essa porta d‘ ine- sattezza e d’ ignoranza in chi ne fu l'autore, ciressn non può meritarsi alcuna fede, nè esigere la menoma considerazione a petto ai sacri originali.

Dsserveremo a cagion d’ esempio, che nella Genesi d0v’è detto rniwm’: 1mm DI? n'> 051m la versione greca porta che la città chiamavasì anteriormente Ulamluz. Egualmente nei Giudici, (love si dice nanne-b non t!!!) v5 asini il Greco {a il nome della città Ulamais; prendendo in entrambi i luoghi la congiunzione C1778 siccome porzione del nome proprio. Per efietto di consimiie crossa ignoranza troviamo che nei Treni dove la divisione dei versetti non è soggetta a dubbiezze, essendo determinata dalle lettere iniziali, che formano una

epecie d’ acrostico alfabetico, la greca versione legge in un

verso: meno: nsàm mm no‘: ‘h: n): e cosi mm m5 inn jnkxn a5 come pure annui» ‘mio 11m nSvn Se nvmv bip 1151p, lasciando così tutti questi versetti privi della rispet- tiva iniziale.