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ATTO QUARTO 391


Ros. Sorella, (a Cel.) siate il sacerdote e maritatemi. Datemi la vostra mano, Orlando. Che ne dite, sorella?

Orl. Maritatela, vi prego. (a Cel.)

Cel. Non so dir le parole.

Ros. Dovete cominciar così: volete voi, Orlando.....

Cel. Proviamo: volete voi Orlando prender questa Rosalinda per vostra sposa?

Orl. Sì.

Ros. Sì, ma quando?

Orl. Subito.

Ros. Allora dovete dire: ti prendo, Rosalinda, per sposa.

Orl. Rosalinda, ti prendo per sposa.

Ros. Potrei chiedervi le vostre credenziali: ma andiam oltre. Io vi prendo, Orlando, per mio marito. Ditemi ora, per quanto tempo vorrete possederla allorchè sarà vostra?

Orl Per un’eternità.

Ros. No, no. Orlando, gli uomini sono in aprile quando amoreggiano, e in dicembre quando si ammogliano: le fanciulle sono in maggio allorchè son vergini, ma la stagione muta quando divengono spose. Sarò più gelosa di voi, che un piccione non lo è della sua colomba: più garrula di un papagallo all’appressarsi della pioggia: avrò più fisime di una scimmia; piangerò per nulla quando sarete disposto all’allegria, e riderò come una jena allorchè starete per addormirvi.

Orl. Ma la mia Rosalinda farà ella così?

Ros. Sulla mia vita, lo stesso.

Orl. Ella però è savia, sennata...

Ros. Certo, altrimenti, non farebbe quello ch’io vi dico: più una donna ha spirito, più ha capricci: chiudete la porta allo spirito di una donna, ed esso si aprirà la via per la finestra; mettetelo sotto chiave, e passerà pel buco della serratura; turate la serratura, e allora s’involerà col fumo pel camminetto.

Orl. Un uomo che avesse una moglie con tale spirito, potrebbe dirle: spirito dove vai?

Ros. No, potreste riservar tale interrogazione al momento in cui vedeste lo spirito di vostra moglie andar nel letto del vostro vicino.

Orl. E quale spirito allora potrebbe avere lo spirito di giustificarsi di tal’opera?

Ros. Quello della moglie che direbbe che andava in quel letto a cercar voi: ella non mancherà mai di risposte fino a che non manchi di lingua. Una donna che non sa provare che i suoi falli