Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, III-IV.djvu/698


ATTO TERZO 337


Con. Ciò mi fu detto da uno che lo conosce meglio di voi.

Orl. Chi dunque?

Con. Egli stesso; e aggiunse che non gl’importava si palesasse.

Orl. Ei non ne ha bisogno; non sono occulte le sue virtù.

Con. In fede, signore, lo sono. Niun uomo mai lo vide all’opera, fuorchè il suo lacchè: il suo valore è simile a quello di un falco spennato; allorchè lo si lancierà si vedrà il suo volo.

Orl. La maldicenza non dirà mai bene.

Con. A proverbio, proverbio: l’amicizia non sa che adulare.

Orl. Un altro ve ne dirò: sia reso anche al diavolo il suo debito.

Con. Ben detto; onde ecco il vostro amico nella schiera diabolica, per cui si potrà aggiungere: venga la peste al diavolo.

Orl. Voi dovete vincerla in fatto di proverbi, perocchè suol affermarsi che la pietra del pazzo è ben presto lanciata.

Con. Non mi avete colpito.

Orl. Non è la prima volta che vi sottraete ai colpi.

(entra un messaggiero)

Mess. Alto Contestabile, gl’Inglesi sono a mille passi dalla vostra tenda.

Con. Chi ha misurato lo spazio?

Mess. Monsieur Grandprè.

Con. Un prode ed esperto gentiluomo. — Spuntasse il dì! — Oimè, povero Enrico d’Inghilterra! — Ei non anela alla luce come facciam noi.

Orl. Qual misero e folle uomo è questo re d’Inghilterra, per venire coi suoi stupidi Inglesi così lungi dai luoghi a lui noti!

Con. Se gl’Inglesi avessero un po’ di senno, fuggirebbero.

Orl. È quello di cui mancano; altrimenti, ove le loro teste fossero fornite d’un’ombra d’intelletto, non mai vorrebbero portar elmi così pesanti.

Ram. Quell’isola d’Inghilterra produce generose creature; i loro cani sono di un coraggio indomabile.

Orl. Cagnuoli da riderne! che corrono nella bocca di un orso russo senza avvedersene, e si fanno romper il capo come cosa di vetro. Voi potete dire ancora che è una mosca coraggiosa quella che ardisce asciolvere sulle labbra d’un leone.

Con. Giusto, giusto; e gli uomini di quel paese somigliano un poco ai loro cani nella rozza e brutale maniera con cui investono, e con cui lasciano i loro spiriti colle loro mogli: perciò date loro a mangiare bovi arrostiti, poi provvedeteli di scudo e di spada, e divoreranno come lupi, combatteranno come diavoli.