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DISSERTAZ. DI A. NIBBY. 137

nota, e per l’Itinerario di Antonino, che la porta sino ad Arles, e per la Carta Peutingeriana. Io però per non dilungarmi di troppo la descriverò secondo il solito fino a Civitavecchia, considerando il resto come troppo lungi da Roma. E per cominciare dalla porta, essa usciva in origine dalla porta Gianicolense, alla quale è oggi sostituita quella di S. Pancrazio. Nell’ingrandimento però delle mura fu eretta una porta Aurelia avanti la mole di Adriano, la quale esisteva a’ tempi di Procopio, ed avea già preso il nome di porta S. Pietro, come quello Storico afferma nel capo XIX. del I. libro della Guerra Gotica: Διὸ δὴ ἄλλας δύο τῆς πόλεως πύλας ἐνοχλεῖσθαι πρὸς τῶν πολεμίων ξυνέβαινε, τήν τε Αὐρηλίαν ἣ νῦν Πέτρου τοῦ τῶν Χριστοῦ Ἀποστόλων κορυφαίου πλησίον κειμένου. ἐπώνυμός ἐστἰ καὶ τὴν ὑπὲρ ποταμὸν Τίβεριν: Per la qual cosa avvenne che due delle porte della città fossero infestate dai nemici, l’ Aurelia, la quale ora ha preso il nome di Pietro principe degli Apostoli di Cristo ivi dappresso sepolto, e quella di là, dal fiume Tevere. Da questa porta Aurelia adunque uscì un altro ramo della via Aurelia, il quale andò a raggiungere la via Aurelia primitiva circa quattro miglia distante da Roma nel sito chiamato Valcanuta. La via Aurelia, che usciva dalla porta Gianicolense oggi S. Pancrazio, si teneva a destra, e seguiva presso a poco la via moderna fino alla villa Panfili, dove teneva una direzione un poco più a sinistra. L’altra strada che esce dalla porta attuale e mena a S. Pancrazio è antica anche, essa e si crede corrispondere alla via Vitellia. Essa per la direzione, che tiene sino al fiume Galera, finiva alla via littorale, che noi vedemmo da Porto condurre a Civitavecchia. Quel ramo poi della via Aurelia, che partiva dalla porta di questo nome, seguiva presso a poco la direzione della via che oggi esce da porta Cavalleggieri e va a Civitavecchia seguendo la stessa via Aurelia, e che si unisce nel luogo indicato colla via, che esce dalla porta San Pancrazio.

L’Itinerario di Antonino descrive in questa guisa la via Aurelia sino a Centum Cellæ: