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SCUDO D’ORO INEDITO


di


ALBERICO I CIBO




Ebbi altra volta occasione di parlare brevemente in questa Rivista (Vol. X, p. 47) della zecca di Massa Lunigiana, e di un ducatone del principe Alberico I Cibo. Vuole fortuna che novellamente mi presenti ora con altra inedita di quella stessa officina, e del medesimo signore. È uno scudo d’oro (diametro 24 mill., peso gr. 3.40).


Nel diritto l’arme dei Cibo inquartata ai Malaspina e la leggenda ALBE · CIBO · MAL · MAR · MASS · Nel rovescio un’incudine sul ceppo; intorno · DVRABO · La mancanza, nel diritto, del titolo di principe primo di Massa, che Alberico giammai omise nelle monete battute dopo il 1568, epoca della concessione imperiale, e la corona semplice che cima l’arme, ci ammonisce che la moneta fu coniata prima di quell’anno, e precisamente nel tratto che corse dal 1559 al 68: perciò deve ritenersi lo scudo più antico, mentre l’altro col lemma: IN HAC GLORIAR! OPORTET · ha la corona principesca e l’appellativo di Principe (Viani,