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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. | 117 |
383. — 1489, dicembre 23, Milano. — Decreto che proroga la precedente Grida sulle monete d’oro e d’argento fin alle calende di gennaio del 1491 [Reg. Panig., I. 111. — Bellati, Mss.].
384. — 1491, febbraio 21, Milano. — Si concede ai fratelli Pietro Giorgio e Gerolamo da Lampugnano, custodi della zecca di Milano, " cum ipsi fratres aliis perpediti negotiis exercitio eiusdem offitii presentialiter interesse nequeant „ di mettere in loro surrogazione una idonea persona [Reg. ducale., n. 126 fol. 15 t.].
385. — 1491, marzo 3, Milano. — Vien scelto a soprastante della zecca di Milano il giojelliere maestro Giacomo Crivelli [Reg. duc., n. 126 fol. 20. — Motta, Zecchieri di Milano, p. 7, nota 2].
- Ai 26 ottobre 1493, con decreto ducale datato da Pavia, gli si concede d’impetrare dall’imperatore di Germania il riconoscimento a monetario della zecca milanese [Reg. duc., n. 61, fol. 85]1.
386. — 1491, giugno I, Milano. — Decreto sul giusto corso delle monete, e sulle monete bandite [Reg. Panig. I. 139 t. — Arch. civico Lett. ducali 1489-96, fol. 94 t. — Mss. Bellati.].
- «Ducati testoni ducali, ungari et vcnetiani per libre 4 s. 10.
- «Ducati zenovini, et fiorini larghi per libr. 4 soldi g.
- «Ducati papalini sive rogorini o da la nave per libr. 4 s. 7.
- «Scuti di Franza per libr. 4. s. 2.
- «Scuti dal sole de pexo del ducato per libr. 4 s. 4.
- «Fiorini de Reno de grani tri per libr. 3 s. 6.
- ↑ Nella famiglia dei Crivelli, come in quella dei Seregni, dei Varese, ecc. fu ereditaria per molti anni l’arte dell’orafo. Giacomo intagliatore di cammei celebre, e ricordato dal Morigia (Nobiltà di Milano, cap. XII, lib. V) e meglio dal Calli nella sua memoria Arte antica lombarda (Oreficeria) in Arch. storico lombardo, 1880, p. 597.