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298 g. ruggero - annotazioni numismatiche italiane

BONVS • PROTETOR o simili leggende hanno generalmente l’N finale1 e vengono dati a Novellara, per analogia seguirei la stessa regola per questo mio e per quelli del Cinagli2. Ed a consigliarmi nel dare a tutti questi una sola origine, sia e non sia quella di Novellara, concorre un’altra circostanza; quella cioè di alcuni particolari nel disegno del tipo e specie nelle chiavi che son comuni a tutti questi, mentre diversificano invece in quelli di altre zecche. Sono venuto a questa conclusione esaminando attentamente i miei esemplari, cioè un BONVS • PROTETOR • N • sufficientemente conservato, un • BONA • PROTETOR • N prima conservazione, ed il qui sopra disegnato per i primi: ed alcuni esemplari di Dezana e di Castiglione per i secondi. L’esame ripetuto poi sui disegni di Kunz e di altri, confermarono in tutto le mie induzioni. Ma se riconosco per i primi una origine comune, non sono egualmente sicuro che questa debba essere Novellara, quantunque sia la più probabile. E su questo dubbio desidererei conoscere il parere degli altri numismatici, a proposito della interpretazione della N. Questo dubbio nasce spontaneo dopo conosciuto il quattrino qui descritto, cioè se l’N debba leggersi per NOVELLARIE oppure per NOSTER, nel qual ultimo caso verrebbe a mancar la ragione che ha consigliato l’attribuzione a Novellara di tutti quei chiavarmi colla N.


Firenze, Luglio 1804.





  1. Cinagli, Le Monete dei Papi. Pag. 427, nn. 3 e 4 e Kunz, Museo Bottacin, in Periodico Strozzi. Anno I, pag. 250 e n. 6 della tav. XII.
  2. Cinagli, Op. cit., pag. 429, nn. 57 e 58.