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222 emilio motta
Seguono altri paragrafi per le garanzie da prestarsi dai banchieri per la tenuta dei banchi e pel procedimento contro i contraffattori e fede da prestarsi agli accusatori1.

83. — 1410, gennaio 13, Milano. — Elezione ducale di Manfredolo de’ Parazzi, Pietrolo de’ Medici ed Ambrogio de’ Ghisolfi in officiali all’inquisizione delle monete false. [Arch. civ. Lettere ducali, 1410-1413, fol. 9 t.].

84. — 1410, gennaio 18, Milano. — Il duca proibisce di esportare dal ducato monete ed argento [Arch. civ. Lettere ducali, 1410-1413, fol. ii t. — Osio, Documenti diplomatici, vol. I, 411].

85. — 1410, febbraio 25, Milano. — Ordine ducale ai maestri delle entrate e XII di provvisione perchè Marzolo da Vimercate sia posto in possesso dell’impiego di officiale e soprastante alla zecca delle monete, che si battono in Milano, in vece del revocato Simonino Litta [Arch. civ. Lettere ducali, 1410-1413, fol. 17].

86. — 1410, luglio 6, Milano. — Decreto per la diminuzione del valore di corso dei pegioni [Reg. Panig. B, 140 t. – Bellati, Mss. citati].

« quod predicti pegioni sive grosi deinceps currant et expendantur ad computum imperialium viginta pro quolibet ipsorum».

87. — 1410, luglio 18, Milano. — Decreto perchè nessuno alteri le monete dei bissoli [Reg. Panig. B, 140 t. — Arch. civ. Lettere ducali, 1410-1413, fol. 39 t. — Bellati, Mss.].

«Ad remedia recurrentes uti nostrum exigit interesse, quibus prò utilitate comunis boni et indempnitate fabrice monete istius
  1. Per gli statuti dei banchieri mantovani cfr. Portioli, Zecca, di Mantova, II, 25. Non parliamo di quelli fiorentini, le di cui banche erano così sparse nel Medio evo che sembrava ve ne fossero dappertutto; le si chiamarono il quinto elemento [Roscher W., Nationaloekonomik, 4 ediz. p. 278, nota 8]. Per statuti loro dell’anno 1349 (?) cfr. Dr. Lastig, Entwickelungswege und Quellen des Handelrechts (Stuttgart, 1877). Appendici.