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e. lattes - postilla all’iscrizione etrusca, ecc. 43

(Gam., 668); Calie (Gam., 220); Calis’ (Fab., 2099), Calis (Gam., 746); Calia (Fab., 625, Gam., 148); Callia (Fab., III Suppl., 110, 111, = Gam., 149, 150), Calesa (Fab., 119), Cales’i (Fab., 346); poi Celtas... (Fab., 2321), Kelθual (Fab., 1318), Celtnal (Fab., 1014 bis) e Celtacual o Celtalual (Fab., 112, Gloss., 821); infine, per quant’io so, Avilerec (Fab., 2304), cioè, se ben vedo, Aulercus. Trova questi compagni sopratutto intorno a Chiusi (Cale, Calia, Callia, Calesa, Celtnal, forse Celtacual), di dove, secondo la tradizione, sarebbe venuto a’ Galli l’invito di varcar l’Apennino; gli Aulerci poi, già si ricordano fra i seguaci di Belloveso, e ad essi anzi rannoderebbosi il nome stesso di Mediolanum. Ma piacerà forse in ispecial modo ai romanologi la presenza, che sarebbe così documentata dal nostro semisse, di Celti in Arezzo: giacche essi c’insegnano, che si danno “al versante mediterraneo dell’Apennino, in una sezione del vero territorio etrusco, cioè nella regione arezio-perugina, dei cospicui caratteri gallo-italici emiliani„1.

Elia Lattes.


    nere più distaccato dell’altre lettere, sia l’usitato prenome di re per vele (velius)”. Se quindi il distacco è sensibile, e tale da doversene tener conto, preferirà forse taluno, sia per tale motivo, sia per la cacofonia, quale a noi pare suoni, della parola Criupeue, di dividere Crimpe-Ue; e sarà, o Ue(l) Criuepe, col prenome posposto, come nella bilingue di Pesaro e come in tante epigrafi dell’Etruria meridionale; oppure: Criuepe di Areuizie, pur sempre stando ferme le cose sopra osservate. Si confrontino: Fab. 1149, Uel per Vel, 700 ter Uelus per Velus, ecc.; Fab. 249, L. Pupuni | lautni | Anainis’ | Verus’ ecc.; Fab. 1896, Laχu θefri’s’ | Spurinas’ lau(tni). A me, tuttavia, più arride, per ora, la lezione proposta qui sopra.

  1. Ascoli, Arch. ghttol. ital. II. p. 452, cfr. 443-453.