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438 alfredo comandini

le manifestazioni di festa e di gioia che circondarono, il 21 nov. 1889, il senatore Rossi; e notiamo che sono appunto descritte in un fascicoletto, estratto dal periodico Silvio Pellico (Il giubileo operaio del senatore Alessandro Rossi a Schio — Ricordo della memoranda festa del 21 nov. 1889. — Torino, 1889, Giulio Speirani e figli, tipografi-editori). Ma è di nostra competenza il registrare qui la seconda delle medaglie relative a tale festa, e da noi già accennata. Essa è la seguente (Tav. IX, N. 3).

41. Diam. mm. 64.

D/ — In alto rilievo, donna laureata, seduta a sin., volta a destra col busto ed a sin. col capo, avente nella sinistra una corona d’alloro e nella destra un ramo di quercia; sotto del quale un medaglione portante la testa nuda a destra di Alessandro Rossi. A destra della donna, ruota dentata, e nello sfondo, paesaggio con opificio. Sul basamento, a sinistra: A. Pogliaghi inv. — A. C. inc. Nell’esergo, in lambello: Stabilimento Johnson. Milano.

R/ — Nel campo, in tredici linee: AL – SENATORE – ALESSANDRO ROSSI – NEL SETTANTESIMO SVO NATALIZIO – QVESTA MEMORIA – I CONSIGLIERI I SINDACI — DEL LANIFICIO — CON AFFETTO CON FERVIDI VOTI – CONSACRANO — MILANO – SCHIO — 21 NOVEMBRE — 1889.

Questa medaglia fu offerta al senatore Alessandro Rossi in esemplare d’oro, dai Consiglieri e Sindaci del Lanificio che dal benemerito senatore Rossi prende nome, e la cui sede amministrativa è in Milano. La medaglia fu modellata dal pittore A. Pogliaghi, e incisa squisitamente dall’A. Cappuccio; fu coniata nello Stabilimento S. Johnson di Milano, rimanendone i coni di proprietà dei committenti consiglieri e sindaci del Lanificio i quali, oltre all’esemplare in oro, pochissimi altri in bronzo ne fecero coniare.