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patacchina savonese inedita di filippo maria visconti 97


Che il diritto sia la parte su cui v’è la leggenda: Virgo Maria protege, sarebbe confermato anche, a mio modo di vedere, dalla circostanza che la parola VIRGO è preceduta quasi sempre da una crocetta1; ora è noto che la crocetta sta comunemente (non sempre, lo riconosco) ad indicare il principio della leggenda; invece la parola CIVITATEM non è mai preceduta dalla crocetta, ciò che indica essere tal parola la semplice continuazione della leggenda dell’altro lato, che io chiamo diritto di tali monete.

Ripeto, per questa classe di monete savonesi coll’invocazione alla B. V., spero che pei motivi addotti mi si concederà l’inversione del diritto e del rovescio.

Ma anche per le altre, o almeno per quasi tutte le altre, vi sono argomenti che militano a favore di quest’inversione. Infatti, se nelle monete in cui la leggenda non è spezzata si legge pianamente in giro: MONETA SAONE, oppure: MONETA CIVITATIS SAONE, perchè mai, quando la leggenda è spezzata, quando è distribuita sulle due faccio della moneta, dovremmo leggere invece: SAONE MONETA? Lo stesso Promis, volendo esser troppo metodico nell’enunciare il diritto ed il rovescio, non è caduto forse in una contraddizione eloquentissima, là dove dice: La moneta n. 5, Tav. I, ha da una parte l’aquila col

  1. Promis, op. cit., Tav. III, nn. 28 e 30; Tav. IV, nn. 34, 35, 36, 37. — Il n. 29, Tav. III, ed i nn. 38 e 39, Tav. IV, non hanno la crocetta, ma per il motivo che la testa della figura occupa lo spazio sin quasi all’orlo della moneta. Il n. 31, Tav. IV, infine, ha un giglio invece della crocetta, prima della parola virqo; è l’unica eccezione, ma se non vale a corroborare il mio argomento, non vale neppure ad infirmarlo.