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532 rivista di cavalleria


mosa e mi resi presso di lui. Eravi in questa anche il generale Dho con due bandiere e poca truppa.

Io vi restai finchè durò la difesa, quindi mi ritrassi sempre al seguito del Generale di Villahermosa. Quando fummo in luogo sicuro mi feci lasciare in libertà dal Generale per rintracciare la mia divisione. Mi avviai così nuovamente per la gran strada di Castelnuovo. Trovai allora il sottotenente Serra che ferito si ritirava con alcune Guide del 3° Squadrone. Vi era anche il capitano Mayr di Lucca. Essendomi unito a loro e seguitando a ritirarci ci incontrammo con due sezioni del 3° e 4° Squadrone di testa (sottotenente Della Croce) che erano stati mandati dalla riserva a proteggere la ritirata. Saputo ciò ci unimmo a loro e anche noi proteggemmo la ritirata e gli ultimi di tutti fummo a Valeggio.

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Il Luogotenente

Arturo Galletti.


Tra gli episodi di questa memoranda giornata alcuni meritano di essere menzionati, ed a tal fine riproduco qui testualmente alcuni rapporti fatti da individui di truppa. Questi se non sono davvero dei capo-lavori letterari, nè modelli di rapporto tuttavia attestano con quale abnegazione e coraggio combattessero i Cavalleggeri Guide e quale devozione essenzialmente essi avessero pei loro ufficiali.

Questo dell’Appuntato Cuttino del 4° squadrone dimostra gli sforzi di questo valoroso per liberare il suo amato Luogotenente Fontana ferito, a rischio della propria vita.

Tagliato dal nucleo dei suoi compagni con cui aveva caricato, e stretto ai fianchi dal nemico, il sottoscritto fè di tutto per liberarsene spinto dall’ansia di aver nuove del sig. Luogotenente Fontana, presso cui aveva combattuto e che aveva perduto il cavallo.

Pervenne infatti a farglisi ancora da presso, mentre il prelodato signor Ufficiale, ferito, combatteva corpo a corpo difendendosi disperatamente; egli fece scudo del proprio corpo, che fu bersaglio al nemico, da cui fu ferito alla testa e in una gamba, intanto che gli cascava sotto la cavalla anch’essa ferita.

Fu quando vide il suo Ufficiale ridotto al mal punto e tale che pieni gli occhi e la bocca di sangue era per cadere inevitabilmente in mano