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«preesistente» nell’uovo, ossia a questo trasmessa per eredità dalle antecedenti generazioni?

Non è qui il caso di approfondire le ragioni che mi hanno indotto a rispondere negativamente1 a questa domanda, e a ritenere, che una riduzione dell’ontogenesi ad un «meccanismo» non è possibile in niuna forma, che pertanto l’ontogenesi non si può spiegare in senso fisico-chimico.

A questa convinzione vitalistica, che vede nella vita e in primo luogo, per lo meno, nella vita della forma, un fatto naturale irriducibile, autonomo, sottostante a leggi elementari sue proprie, io fui condotto per due vie: anzitutto mi sembra che una esatta analisi concettuale di ciò che avviene nella differenziazione dei sistemi armonici equipotenziali, qualora siano esclusi gli stimoli formativi esterni, renda assurdo l’ammettere un meccanismo fisico-chimico comunque concepito; in secondo luogo mi sembra che nell’eredità, o più esattamente, per esprimermi colla mia terminologia, nella «genesi di sistemi equipotenziali complessi» (ossia di sistemi che ammettono la produzione di uno stesso sistema complesso totale da ciascuno dei loro elementi), si rivelino dei rapporti alla cui comprensione non basta nessuna combinazione della fisica o della chimica. Con queste parole è espresso anche tutto quanto, in questo articolo, abbiamo da dire intorno alla eredità. Pel resto il lettore si può rivolgere alle pubblicazioni originali2. Che una «macchina» — prendendo questa parola nel suo senso più lato — conformata differentemente nel senso delle tre dimensioni dello spazio, non possa permanere tettonicamente «integra» spostandone a piacimento lo parti, o togliendogliene qualcuna, o dividendola: questa è la premessa logica su cui si basano le prove indirette della «autonomia della vita» consegnate in quelle pubblicazioni. Una biologia meccanistica dovrebbe infatti contare su «macchine» di questo genere e sono i risultati sperimentali, i quali dimostrano che ciò sarebbe assurdo.

Io ho dato il nome aristotelico di «entelechia» al fattore autonomo della natura vivente, quale si manifesta nello svi-

  1. Driesch - Die Localisation etc. Vedi sopra.
  2. Oltre agli scrìtti accennati vedi: Die organischen Regulationen. Leipzig 1901. — Die «Seele» als elementarer Naturfactor. Leipzig l905. — Naturbegriffe und Naturarteile. Leipzig 1904. — Der Vitalismus als Geschichte und als Lehre. Leipzig 1905.