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argia sbolenfi 127


Non ributtar la femina
     Che degli affetti suoi non fu padrona;
     Pensa a Maria di Magdala:
     40I peccati d’amor Dio li perdona.

Non tormentare i parroci
     Per le chiacchiere intorno alla servetta;
     Di’ lor che i Sacri Canoni
     44Non vietano d’andare in bicicletta.

Così facendo, i popoli
     Tutti t’obbediran come d’incanto
     E nei venturi secoli
     48Avrai solenne culto e sarai santo.

O benedetta, o nobile
     Alma, sottratta alla terrestre lue,
     Allor vedrai le monache
     52Baciar devote le reliquie tue.

Sotto quel bacio fervido
     Si rizzeranno alla virtù natìa,
     Rinnovando i miracoli
     56Che, vivo, hai fatto per la dolce Argia.