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A una Dama, che molto si rammaricava di essere divenuta alquanto grassa in Campagna.


Col fato avverso si quereli e crucci
     La pallida Nerina in fiochi accenti,
     Se ria febbre l’assalga, ed i languenti
     Teneri membri le divori e succi.

Ma tu, che movi due sereni occhiucci
     D’elettrica materia ognora ardenti;
     Tu, che a’ labbri vermigli e sorridenti
     Sembri una rosa, quando vien che sbucci;

Non ti lagnar, se grassolino un poco
     Festi il bel viso tra le dolci fraghe,
     Che dan nome sì caro al verde Loco 1.

Con quelle guance ritondette e vaghe
     Destar ben puossi l’amoroso foco
     Senza minio venal, senz’arti maghe.

  1. Fragolina, villa così detta dall’abbondanza delle fragole.