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36 i - i rimatori pistoiesi

sole rime ed altre consimili preziositá; e soprattutto è oscuro, pesantemente oscuro, tanto da rivaleggiare in questo col piú oscuro dei guittoniani. Panuccio del Bagno. Di questo rimatore specialmente e di fra Guittone d’Arezzo si mostra caldissimo ammiratore e imitatore: del primo infatti rimaneggiò una canzone: «Di sì alta valenza ha signoria», in quella sua: «Considerando l’altèra valenza»; col secondo tenzonò su vari argomenti, e a lui diresse tre epistole in prosa. Se mai qualche peculiaritá si voglia trovare in questo oscuro e faticoso rimatore, è, a mio parere, l’esagerazione dei difetti della scuola, e l’imitazione cosí pedissequa de’ provenzali, da non muovere un passo nelle canzoni, se non dietro le orme di quelli; cosicché si avvertono facilmente, or qua or lá, imitazioni da Bernardo di Ventadorn, da Peirol, da Gaucelm Faidit, da Peire Vidal, da Blacasset e da altri ancora.

Il testo delle poesie dell’A. è condotto sull’edizione che giá ne feci nel 1907 nei Rimatori pistoiesi, e quindi sul Laurenziano-Rediano 9 (L), e per la canz. iii anche sul Palatino 418 (P): l’ho migliorato in alcuni punti, giovandomi delle osservazioni che mi furono fatte da coloro che ebbero occasione di recensire il mio lavoro, e adattandolo alle norme stabilite per questa collezione.

E ciò s’intenda detto di tutta questa edizione dei Rimatori pistoiesi1.

Canz. I, v. 3. Veramente L ha «d’esto mondo»; ma mi sembra che qui «mondo» non significhi nulla. Credo che voglia dire: «Spesso ho pensato di tacere, abbandonando il proposito di parlarne in questo modo».

v. 28. L, veramente, ha «pena»; ma di questa lezione non riesco a persuadermi. Intendo: «Non è colpa intera d’amore, ma d’odio».

v. 31: «ad esso». Cosi credo debba sciogliersi «adesso» di L, riferendo «esso» a «piacere».

v. 31. Il Casini, nell’ediz. diplomatica che fece del Laurenziano-Rediano 9, lesse «fa legge»: ma, oltreché codesta frase non dá un senso soddisfacente, è proprio scritto «s’alegge».

v. 57. «Con so» manca in L; ma giustamente ve lo aggiunse il Casini.

  1. Mi corre l’obbligo di ringraziare vivamente il prof. Flaminio Pellegrini, che con la sua molta dottrina e con l’autorevole consiglio mi ha efficacemente aiutato in questa nuova edizione dei Rimatori pistoiesi e anche in quella dei Rimatori pisani.