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che in presenza delle meraviglie di quella splendida creazione, si siano incrocicchiate le braccia, rinunciando a voler gareggiare colla natura. Non havvi un punto eminente che sorga da tutte quelle case; non si vedono che tetti a foggia di terrazzo, fatti a posta per trattenervisi a godere la bellezza della vista; poche cupole di chiese, e queste basse ad a stento visibili; quasi nessun campanile interrompono la monotonia di quella estesa linea orizzontale. Ben più bello e ben più pittorico si è l’aspetto di Costantinopoli, con tutte le sue cupole, co’ suoi minaretti arditi, i quali sorgendo sopra i pini ed i cipressi, danno alla città un carattere speciale, amenissimo. Questa mancanza di carattere architettonico di Napoli, quella sua uniformità monotona, mi hanno sempre colpito. Desse si spiegano per mezzo della sua storia, delle varie sue signorie, tutte passeggiere, della inazione del popolo, della mancanza di attività diretta ad uno scopo determinato, della sua tendenza a vivere alla giornata, sollecito unicamente del presente, senza darsi altro pensiero che quello di vivere allegramente. La storia non ha lasciato qui la sua impronta, e pertanto la città è totalmente insignificante sotto l’aspetto monumentale. Nè le dinastie che si succedettero rapidamente le une alle altre, nè il popolo espressero le loro idee per mezzo di monumenti, i quali sono i ricordi delle varie fasi di civiltà, la rappresentazione visibile della essenza interna delle idee viventi che predominarono per un dato tempo, ovvero tuttora sussistono. È tratto caratteristico di Napoli, che le sue principali celebrità sono celebrità musicali. Scarlatti ed il suo scuolaro Porpora, Leonardo, Leo, Francesco Durante, Pergolese, Paesiello, Cimarosa, e tutti quei maestri i quali fino a Bellini e Mercadante uscirono dal conservatorio di Napoli, sono le principali illustrazioni della città. Non già che non abbia dessa prodotto pure in altri rami uomini illustri, ma non furono che celebrità isolate, non havvi scienza o disciplina la quale sia salita ad alta rinomanza, e vi si sia mantenuta.

Ma io non voglio abbandonarmi a digressioni, e tornare