Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/389


— 37 —

una altura, dalla quale domina tutto il Lazio fin verso il confine del regno di Napoli, scorgendosi all’orizzonte le azzurre cime dei monti, e qua e là bianchi castelli e città.

Veroli è città vescovile, che non manca di una certa industria, provvedendo tutti i dintorni di tappeti formati a liste di vivaci colori, merce propriamente nazionale, ad uso dei Ciociari, di poca finezza per dir vero, ma che ha esito largo e sicuro. Le strade sono strette, per lo più tortuose, e tutta la città è un vero laberinto di case piccole, bizzarre, le quali per lo più hanno portici aperti. La piazza era coperta dì frutta di estate, che si vendevano a prezzo tanto minimo, da non credersi. Vi abbondavano particolarmente le angurie, che trovai eccellenti. Un soldato congedato, veterano ancora delle guerre napoleoniche, udì per caso nel caffè dove ero sceso a riposare, che io venivo dalla Certosa, e postosi accanto a me fece una descrizione entusiastica della vita di paradiso che si viveva in quella solitudine, dicendo essere l’ultimo suo desiderio di potere ivi finire suoi giorni, in qualità di fratello laico. Disse che avrebbe anche potuto esservi ricevuto in pensione, se avesse potuto pagare la somma che era perciò stabilita, ed entrato in famigliarità, continuò a parlare imprecando al governo pontificio come fanno tutti. Il bravo veterano mi fece nascere il desiderio di visitare l’ampia tenuta che i Certosini posseggono al di là di Veroli, se non che, stringendo il tempo, mi risolsi a rinunciare a vedere Frosinone che mi era vicino, ed a portarmi invece a quella tenuta verso Ferentino.

Partii da Veroli durante uno stupendo temporale. I monti Volsci e l’Apennino erano tinti di un azzurro cupo, interrotto qua e là da strisce di sole, le quali producevano effetto grandemente pittorico, illuminando in quella oscurità ora un monte, ora un castello od una città. Affrettai il passo, che la pioggia cominciava a cadere, attraversando una fertile pianura, ricca di alberi da frutta e di viti, e non tardai ad arrivare al podere dei Certosini. Il casamento è di aspetto grandioso, molto ben tenuto, ed offre