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Pensavo soventi volte su questa spiaggia alla brillante ambra gialla che si può raccogliere sulle nostre, ma questo mare non la produce, e vi somministra invece frammenti di ogni qualità più preziosa di marmi. Se ne potrebbero raccogliere dei carri, e dei più rari, che le onde gettano e riprendono di continuo, sulla riva. Trovansi il verde ed il giallo antico, l’alabastro orientale preziosissimo, il porfido, il pavonazzetto, il serpentino azzurro. Per comprendere d’onde vengano tutti questi marmi preziosi, basta dare uno sguardo sulla spiaggia in fondo al mare. Sorgono ivi tuttora le fondazioni di quei palazzi marmorei dei Romani, che si specchiavano nelle onde, e per la distanza di un quarto d’ora da terra, la spiaggia d’Anzio non è che rovine, od una continuazione di mura. Non solo si possono vedere massi grossissimi, reliquie di costruzioni, ma distinguere che sono opere romane in peperino, collegate colla pozzolana, indestruttibili, lavorate finamente nella forma che suolsi chiamare opera reticolata. Tutta questa spiaggia non era che una continuazione di grotte, di bagni, di templi, di palazzi, le cui fondazioni in gran parte sussistono tuttora in fondo al mare, o sotterrate nelle sabbie della spiaggia. Su questa sorgevano le stupende ville marmoree degli imperatori. Qui si immergeva nella dissolutezza Caligola, il quale nudriva una predilezione tutta particolare per Anzio, ed aveva di più formato il disegno di fissarvi la sua stanza ordinaria; qui festeggiava le sue nozze colla bella Lollia Paolina. Qui praticava suoi baccanali Nerone, il quale era nato in Anzio, e vi aveva stabilito una colonia; qui faceva desso suo ingresso trionfale, tirato da bianchi destrieri, nel ritornare dalle sue rappresentazioni teatrali in Grecia.

Anche prima era stata Anzio stanza prediletta dai Romani per la villeggiatura; Attico, Lucullo, Cicerone, Mecenate, Augusto, ebbero qui le loro ville, e quale si è la bella spiaggia d’Italia, dove non abbiano avuto le loro ville quei favoriti della fortuna? Di quali monumenti non deve allora aver brillato questa spiaggia, a giudicarne dai