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E poichè parlo di Arti belle, mi permetta il Consiglio che io gli faccia noto come fra i progetti dei quali la Giunta avea ordinato lo studio, vi fosse pur quello di concentrare nei vasti locali di S. Maria Nuova le Gallerie dei Pitti e degli Uffizi, collocare lo Spedale in uno o varii edifizi più idonei che il presente, liberare così la Regia Residenza da un’incomoda, sebbene nobilissima servitù, destinare gli uffizi agli usi pe’ quali furono eretti, sgombrare il Ponte Vecchio dalle costruzioni ad esso sovrapposte.

Sarebbe stato intendimento della Giunta il proporre poi che all’esecuzione di questo vasto Progetto concorressero col Comune, il Demanio e lo Spedale. Io ho voluto far ricordo di ciò, sia perchè rimanga un documento che attesti come la Giunta avesse pensato al soddisfacimento di questo desiderio di quanti hanno a cuore le buone condizioni igieniche della città ed il buon regime degli Spedali, non meno che di quelli i quali lamentano lo sparpagliamento delle opere d’arte qui raccolte, il vizioso loro collocamento, i pericoli cui sono esposte. Sarebb’egli per avventura sperabile che, rimanendo ora vuoti tanti locali, fossero gli Uffizi dedicati ai Tribunali o ad altre pubbliche Amministrazioni, e fossero le gallerie, gli archivi, le biblioteche convenientemente collocate non lungi le une dalle altre?