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24 De Ditiini Vffici. Cap.VII. ■e/prefla licenza della Madre Priora,& occorrendo lauorate in luogo pratticato dalle Monache,vi itia lempre prefente vna_, \ delle più vcechie con vna compagna da deputarli l’viiaSc l’altra dalla Madre Priora nè ragioneranno fenza neceffità, ma iauoraranno qualche cola con le mani per non ilare in otio. | Che non li parli mai alla porta aperta . Le porte faranno fatte di legname fodo ,& forte, nè haue* ranno Iportello, nèlpiracolo alcuno. Non fi ammetteranno fanciulli, nè fanciulle diqualfiuo^ glia età, per minima che fia , nè animali, nè vccelli, eccetto polli per vfo del Monafterio . Per mantenere guanto più efattamente fi può la claufura, etiandio ne’ cali leciti, fi procurarà , che quelle prouifioni, che fi pollone fare in vna volta, non fi faccino in due, & quelle., che in due, non lificcino in più volte,il che farà manco diftur- 1)0, & fatica delle Monache, Scpiùvtile al Monaftero. DE DIVINI VFFICI Capitolo Settimo. IL falmeggiare è vn fuauiflìmo ragionamento che fa l’anima con jDio. Però le noftre forelle attendino con ogni di* ligenza a falmeggiare diuotamente. Et vdito l’vltimo fegno S dell'officio, fubito vadino al Choro : anzi vdito il primo fogno , fi leuino da ogni occupatione, &c fi preparino per andar’ a cantare le diuine laudi, confiderando , che vanno a prefen- tarfi dinanzi al colpetto della diuina Macftà, Se di tuttala ce- leile Corte.Nel falmeggiareauuertifcano di pronuntiare tutte // le parole diftintamente, 5c per ogni modo faccino paufi nel punto, ò fia mezzo de’ verfetti. Quando faranno in Chcro, tutteoiferuino filentio,Se fchifìno quatofiapoffibileogni im- modeftia, 2c legereiz.a,i rifi,le curiofità in guardare, ogni tej* dio,