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O tiepide, e leggiere
     Aure di fior’ nutrici,
     Se a quelle trecce nere
     Non val recar le splendide
     Corone dei felici,
     Deh, le recate almeno
     Quel piccol fiore che non sa il morir,
     Le sussurrate, aure pietose, in seno
     La speranza del cielo e il mio sospir!