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Perlocchè quel primo giorno la normale direzione delle materie eruttate era sopra Pompei e Stabia, e sopra il piccolo seno di mare, luoghi tutti posti a mezzodì del monte Vesuvio.

Le prime materie sollevate in alto dalla esplosione del Vulcano furono senza dubbio le pomici; perocchè queste come tutte le materie pomicee e scoriacee esistevano di già sul cratere, siccome prodotto di fusioni molto anteriori, e facilmente sottomarine, operate dal fuoco. Così di fatti il primo strato che può riferirsi a questa eruzione è composto tutto di pomici, di piccoli frammenti di calcarea, di ciottoli trachitici, e di conglobati di materie terrose, e scoriacee. Questi immensi ammassi sospinti violentemente in alto, e dal vento in gran parte diretti verso le roccie opposte, ove era Stabia, non altrimenti che sogliono le grandini, e le nevi, su quei fianchi e fra quelle spaccature si elevarono ad un altezza smisurata di oltre a quaranta piedi; di mano in mano cadendo sopra Stabia, e Pompei vi crebbero in modo da accecare le uscite dalle stanze negli atrii: Sed area ex qua diaeta adibatur ita iam cinere mixtisque pumicibus oppleta surrexerat, ut si longior in cubiculo mora esset, exitus negaretur (Plin. L. c.). Sub dio rursus, quamquam levium exesorumque pumicum casus metuebatur, cervicalia capitibus imposita linteis constringunt; id munimentum adversus decidentia fuit. Le mura di Pompei rivolte al Vesuvio, e tutto quel pendio di collina veggonsi in prima coperte di uno strato obliquo di pomici, portate là a rompere loro contro dalla forza