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chiamata a parlare al bisogno. Sonovi di quelli che poco o nulla ricordansi di quanto hanno letto od udito; ma come si pongono a comporre alcuna cosa, le reminiscenze delle fatte letture, o degli uditi discorsi, filtrano inavvertite per entro il loro dettato. Ciò è quello che volgarmente si chiama far passare quanto si legge ed ascolta in succo ed in sangoe.

Oltre che negli studii, la memoria torna utilissima in tutto il resto del vivere. Al rivedere una persona dopo molti anni siete certi di guadagnarvene l’affetto, ricordandole destramente il luogo ove l’avete veduta, i discorsi tenuti eoa essa, e le altie circostanze di quella vista. Ciò accade alcuna volta per l’impressione che quella data persona o i discorsi di lei fecero sopra il vostro animo, ma alcune altre è semplice effetto della facilità che avete di ricordarvi ogni cosa. Quegli però cui parlate prenderà sempre la cosa nel senso più favorevole alla propria vanità. Anche in questo proposito ci hanno memorie di un genere particolare. V’è chi non si ricorda punto il dove, il quando, e nemmeno il nome di una persona, ma serba profondamente nel cuore il vestigio della buona o cattiva impressione che ricevette da lei.

Rivedendo quel tale, le tracce che il tempo non ha cancellato si ravvivano, ina la memoria del nome, dei luoghi, dei tempi non viene seconda, e quindi la conversazione si avvia sopra ma-