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suoi occhi, del suo volto, delle sue braccia, dei suoi piedi, di tulta la sua persona? Bisogna confessare che le parole sono spesse volte ineguali al ritrarre alcuni sentimenti pei quali opportuoissimi sono il gesto, lo sguardo, le attitudini varie del volto e della persona, io diceva queste cose, eoa quell’animo con cui alcuna volta s’incominciano certe quistioni nelle quali vuoisi piuttosto esercitare la mente, che affannarsi nella ricerca del vero. Ma le mie parole avevano a panigirista ardentissimo un povero muto, che in un angolo della stanza se ne stava ricantucciato ad udire. Il colore vivissimo onde se gli dipinse la faccia, e le scintille che davano que’ suoi occhi, concedutigli bellissimi dalla natura, forse a compenso deli" altra sua misera imperfezione, ben mostravano che non era affatto fuor di ragione quanto io diceva: e credo avrebbesi saputo diftìcilmente significare a parole quel tanto che significar sapevano la vivacità di quegli occhi, e la tinta infocata dì quelle guance.

In generale, cosi continuava, non si giovano del sottinteso l’arti tutte? La scultura non sottintende i colori, la pittura i rilievi? Ciò che ia un’arte viene espresso non e sottinteso dall’altra? Anzi tutto l’artificio non sta appunto in questo di far che s’intenda più assai che non si accenna? La principale dottrina dell’artista non e riposta nel conoscere quali rose debba egli lanciai’ intravedere o sottintendere solamente? Se