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forse più copiosi, sono confortati da quel maggior numero di possibili accadimenti che in forza dell’esperienza la fantasia pone loro davanti; e laddove il pensiero dei giovani alimentasi del solo presente, quello de’ vecchi, tutto che sembri dover avvenire il contrario, si esercita nel futuro. Per ultimo il desiderio della vita esso solo farebbe traboccar la bilancia a favore della sentenza da noi sostenuta.

E perchè dalla considerazione dei contrarij ne si concede molte volte conchiudere la verità, vorrei domandare in chi si veggano maggiori esempi di disperazione se nei giovani o nei vecchi? Nei primi senz’altro. Ora vi avrà chi mi risponda doversi questo ripetere dalla maggior intensità di desiderij, che nei giovani sono ardentissimi, laddove nei vecchi sono assai più pacati. Qualunque ne sia la ragione, risponderò sempre che il disperare essendo naturalmente il contrario dello sperare, quello dovrà concedersi che più speri il quale meno dispera. Ma forse mi si oppone per giunta, che può mancare la disperazione perciò appunto che non v’ebbe speranza, e ritorcendomi contro il mio stesso argomento, inferire dalla disperazione, che più frequente incontra di ritrovarla ne’ giovani, perchè più frequente sperare siavi tra loro. Al che io rispondo, doversi, non foss’altro, da questo dedurre che la speranza è stata in essi assai fievole, e transitoria; e dimostrato, come feci più sopra, averci nei vec-