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padroni di casa. Chi non vorrebbe prestar fede a Tiburzio? È testimonio di veduta e di udito di quanto racconta. Melissa all’incontro è Psiche. Vuol fare esperienza degli uomini, scottandoli. Ha letto nei romanzi del medio evo raccontare della prova del fuoco; ecco il mio fatto, pensò Melissa. Dopo ciò, averla campata da morte, e prodigatole il più di amore e di sagrifizii, che mai possa uomo alcuno, è una bazzecola, un nulla. Le occorre pur sempre il testimonio della lucerna. Chi si accosta ad essa si apparecchi a rimanere o tosto o tardi scottato. E Dorotea? È Siringa. Resistente a tutti gli allettamenti, è dominata dalla smania di andarne per le bocche degli uomini. Finchè la volete donna vi scapperà sempre davanti come damma selvatica; fatene invece strumento da fiato, e la troverete, vi prometto, arrendevole. Potrete allora farla cantare secondo vi parrà meglio. Ricordatevi però che sarà sempre per natura propria ineguale; altrimenti il suono delle sue canne sarebbe monotono, e non darebbe gusto al bel mondo. Domitilla all’incontro è Aretusa. La cerchi ove dovrebbe esserci? Si nasconde niente meno che in grembo al mare. Passeggi a caso per le solitudini della Sicilia senza badare a nulla, non per altro che a prendere il fresco? Eccola apparirti dolcissima ed armoniosa. Chi non conosce Proteo in Valerio? È il profeta che canta tutti gli onomastici e tutte le nozze. Sa tutte le genealogie più recondite, e tutte le discen-