Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu/243

I

IDEALE

Ingenii custos, si vis tu nata deorum,
si vis, non moriar
.

I

1
Io con te parlo, tu il sai, nell’ora
che il fatuo foco dentro la valle
la tenue cima de’ giunchi sfiora
e al pellegrino contrasta il calle:
al pellegrino, che, bianco in volto,
dentro quel foco mira un sepolto.
2
Io parlo teco, fanciulla, quando
l’alba è vermiglia sulla montagna,
e alla ginestra rileva il blando
capo e di fresche perle la bagna,
mentre negli orti la capinera
canta l’idillio di primavera.