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CANTO QUINTO

Cosí discesi del cerchio primaio
Giú nel secondo, che men luogo cinghia,
E tanto piú dolor, che pugne a guaio.

Stavvi Minos orribilmente, e ringhia:
Esamina le colpe nell’entrata:
Giudica, e manda, secondo ch’avvinghia.

Dico che quando Fanima mal nata
Li vien dinanzi, tutta si confessa:
E quel conoscitor delle peccata

Vede qual luogo d’inferno è da essa:
Cignesi con la coda tante volte.
Quantunque gradi vuol che sia giú messa.

Sempre davanti a lui ne stanno molte:
Vanno a vicenda ciascuna al giudizio:
Dicono, e odono, e poi son giú volte.

O tu, che vieni al doloroso ospizio.
Disse Minos a me, quando mi vide.
Lasciando l’atto di cotanto ufízio,