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Nenia ottava
si chiama la nutrice: canta la madre.
Vieni, o Lisa, che ti aspetta
Lucio mio, chè tardi più?
Vieni, o cara, e qua ti affretta,
Via gl’indugi, vieni, su.4
Lucio ha sete e già vagisce,
Ei ti dice ingiurie ancor,
E il tuo sen non rifinisce
Di cercare con ardor.8
Ma già viene Lisa in fretta;
Odo il passo dei suoi piè,
Ecco, o caro, vien Lisetta
Nudo il sen porgendo a te.12
Nenia octava
nutrix arcessitur: mater loquitur.
Lisa veni, expectata veni, quid lenta moraris?
En age quid cessas? nil remorata veni.
Et sitit, et vagit: tibi nunc convicia dicit
Lucius, et charos quaeritat usque sinus.
Iam properat Lisella: pedum vestigia sensi:
Ecce venit nudo Lisa parata sinu.