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libro ii 59


Ahi ahi, che il cuor mi manca! ei scuote feroce la testa:
copri Lucietto, lesta! che le fauci spalanca.

Oh poveretta me! in mano ha un randello! “Perdono!
Lucietto è tanto buono! eppoi qui piú non c’è:16

è andato alla sua villa; chi sa quando sarà di ritorno!
poi non fa bizze il giorno, la notte sta tranquillo.

Via quelle man pelose, cattivo! ora làscialo in pace.
Dorme Lucietto e tace nel suo lettin di rose.20

Bacia la madre santa e insieme alla dolce sorella
la sua favola bella melodïoso canta.”


XV

NENIA OTTAVA


Si chiama la balia

(Parla la mamma, prima a Lisa, poi a Lucietto)


“Lucio ti aspetta, vieni! o Lisa, ti prego, t’affretta!
Lisa, Lucietto aspetta; via, non fermarti, vieni!

Ha sete, piange, s’adira con te: t’ingiuria persino,
povero Luciettino, la sua tetè sospira.”4

“Sta’ buono: il suo passo affrettato si sente: è vicina Lisetta.
Senti come s’affretta, il seno à già slacciato.

Ecco, animuccia bella, il fiore di latte ripieno,
il turgidetto seno, la soave mammella.8