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III

ESULTANZA PER LA CONCLUSIONE DELLA PACE

(1484)


Dalle battaglie, o cara, ai campi ed agli ozi del verso
torna lo sposo, emerso dalla sua vita amara.

Rende la pace buona di Cerere e Diòniso il dono,
del Menalo ogni prono clivo di Pan risuona.4

Anche la terra à pace; s’allieta il villano operoso
del tranquillo riposo ogni città si piace.

Facile e lieto le danze conduce il Piacere nel prato,
torna Amor desïato alle campestri stanze;8

della città le noie la lieta Ciprigna abbandona
ed alle ville dona le sue divine gioie.

Gli dèi seguiamo, o cara, vaganti: esuliamo alla villa,
meco la sua tranquilla pace, o diletta, impara.12

La primavera in fiore tra il verde dei campi t’aspetta:
ti vuol, moglie diletta, anche suo figlio, Amore.

Addio, città sonanti, dei campi null’altro è piú bello,
son dell’april novello Diana e le Muse amanti.16

La fede à quivi sua stanza accanto v’è il casto pudore,
buona sorride al cuore la placida abbondanza.

Meco laggiú, amor mio, del verde alla gioia deh vieni!
diamo per tanti beni, alla città l’addio.20


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